Finale hexfet
NON SOLO "A VALVOLE"
Sito di autocostruzione di apparecchiature audio
Di questo finale ne sono stati realizzati 2 esemplari, è un buon finale, eroga piu’ di 60Wrms per canale, possiede un ottimo controllo sugli altoparlanti, un immagine stabile anche se un pò carente in profondità di immagine, offre il meglio di se ad alto volume ma questo fa parte dell’ascolto. Lo schema è molto semplice, è un classico non credo ci sia molto da commentare, i due esemplari sono stati realizzati uno su scheda millefori ed l’ altro da un mio amico su circuito stampato da lui disegnato; entrambi funzionano egregiamente, l’alimentatore è doppio con un solo trasformatore, volendo se ne potrebbero utilizzare 2 chissà forse potrebbe migliorare qualcosa. Qualche commento merita il dissipatore che più grande è più stabile risulterà il bias, tanto esagerare non guasta. Anche se nello schema non è riportato, io ho montato un anti bumb in uscita, è solo anti bumb non è una protezione non potrei sopportare un suo intervento a causa di un passaggio impegnativo, lo so potrebbe essere disastroso ma preferisco cosi.
Prova d’ascolto (by Tony P.)

Nel costruire questo prototipo (poi promosso a definitivo) non ho usato particolari accortezze, anzi come mio solito ho fatto più in fretta che potevo trascurando la maggior parte delle indicazioni del nostro Andrea, infatti presenta una svariata noncuranza dell’insieme. Fatte le tarature del caso mi sono subito adoperato per ascoltarlo e apprezzarne le sue decantate doti; essendo un cliente della Technics ed essendo ormai abituato al suono del mio integrato, ero curioso di ascoltare le mie casse che non ero mai riuscito a sentire egregiamente, nonostante i mesi passati a giocare con i filtri cross-over….. Sorpresa !!! Come per incanto le casse hanno cominciato a suonare, è stato come se avessi messo una batteria (con tanto di batterista ) dentro la stanza, non avevo mai sentito tanta dinamica dalle mie casse!

Anche ai bassi volumi rendevano talmente bene che ho subito gettato nel secchio il mio adorato integrato……

È per questo che il prototipo è rimasto tale e non l’ ho più toccato. Fino al giorno che ho costruito il mio primo valvolare….. ma questa è un’ altra storia.
Prova d’ascolto (by Devis G.)

“Once again” ci troviamo di fronte ad un apparecchio categoria home build , essenzialmente,senza fronzoli, il cui unico scopo è quello di riprodurre nel miglior modo possibile all’ interno di una catena di componenti di qualità adeguata. Il finale si presenta costruito con sobrietà denotando la caratteristica (voluta) che una macchina di tale livello non deve necessariamente essere costruita con un dispiego di energie (finanziarie) obbligatoriamente elevato anzi, non è sempre vero che costi elevati di componentistica e quant’ altro siano sinonimo di qualità di riproduzione musicale (che rimane e deve rimanere il fine ultimo di persone che si cimentano, per pura passione, in tali attività). Da un’ispezione esteriore emerge che l’unico”sforzo in più” poteva essere quello di impiegare dei terminali d’uscita un po’ più generosi e robusti, in linea con la tipologia generale della macchina.

ASCOLTO

Il carattere deciso salta fuori immediatamente e mette in luce una personalità spiccata a riprova di quanto detto in premessa. Buona la scena sonora, sufficientemente aperta e corretta con un buon dettaglio; la timbrica si presenta molto piacevole nel complesso, mai affaticante, propenso verso un medio basso leggermente (e piacevolmente) in evidenza, ma senza nulla “rubare” ad una gamma alta presente in modo corretto, dettagliata ed esente da asprezze o metallicità di sorta che rendono quasi sempre la riproduzione faticosa per l’ orecchio. Ottima la riproduzione del pianoforte (strumento sempre difficile), piena, calda e dettagliata (non ho quasi il coraggio di togliere il cd da lettore), belle le armoniche dello strumento, riprodotte senza fatica in modo naturale (o quasi). Negli “impasti” musicali si nota di più l’ inclinazione verso le frequenze medio basse (assimilabili forse a una lieve mancanza di controllo probabilmente dovuta anche all’ accoppiamento con il tipo di diffusore con reflex meccanico), che di tanto in tanto tende a velare qualche dettaglio in gamma media, recuperabile comunque, a mio avviso, accoppiando il finale ad un diffusore più “avaro” su quel lato della banda. Piacevole l’ ascolto della musica jazz (trio,quartetti), con tutti gli strumenti nella giusta dimensione e spazio; articolato e possente il contrabbasso di Charlie Haden in “Nocturne”, belli i fiati, naturali, sembrano provenire da oltre i diffusori. Molto corretta anche la riproduzione della voce nel suggestivo pezzo “Don’t let be lonely tonight” di James Taylor, di grana molto fine, completamente svincolata dai diffusori. Lo stesso dicasi per le voci femminili. Non ho potuto saggiare il comportamento del finale con la musica classica per mancanza di software adeguato in termini di qualità di registrazione, ma sinceramente devo ammettere che preferisco far suonare ciò che conosco meglio e che ascolto normalmente per puro piacere.

CONCLUSIONI

Che dire, se non che questa macchina colpisce il segno in modo diretto e piacevole, molto coerente con la scelta di progetto e pienamente rispondente alle caratteristiche che un finale di questa classe (se non più elevata) deve possedere; il resto è solo una questione di gusto. Per quanto mi riguarda ho apprezzato particolarmente l’ ascolta della musica pop e soft-rock con il nostro finale, nella quale il “front end” di batteria e percussioni in genere viene riprodotto armonicamente e con una buona dinamica e dettaglio; lo stesso vale per le voci.

“Once again” ben fatto Andrea.

Prova d’ascolto (by Angelo N.)

Ottimo finale, grande pulizia e definizione, bella gamma dinamica con un ottimo controllo agli estremi banda. Quello che mi è piaciuto di più ; la prospettiva stereofonica ferma e corretta anche per quanto riguarda i piani sonori ben individuabili e a fuoco con la giusta profondità. Ribadisco il concetto che la musica va ascoltata e non “ammirata”, possibilmente dimenticandosi dell’ impianto che la riproduce e che per ascoltarla al meglio possiamo rinunciare benissimo ai legni massello lucidati a mano e ai piani o frontali in cristallo di Boemia nel quale è meglio gustarsi un Picolit d’annata ascoltando il nostro autore preferito attraverso apparecchi che si fanno notare per la qualità di riproduzione anche se magari bruttarelli a vedersi.
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