– QuasiSolido Power Amp –
NON SOLO "A VALVOLE"
Sito di autocostruzione di apparecchiature audio
L'obbiettivo era quello di fare un amplificatore con un suono armonico e dinamico, stile SingleEnded a tubi, possibilmente con un maggior controllo in gamma bassa e qualche watt in più. Non volendo ricadere nel solito mega operazionale, super controllato e glaciale, e non volendo avere il feedback globale, l'unica via che sono in grado di gestire è quella dell'ibrido, ovvero, VAS a tubi e adattatore di impedenza (emitter follower) in uscita. Ideona, grande idea, ma questa idea è antica e non proprio originale, però non è detto che ciò che è datato non vada utilizzato (vinile docet) e poi i gusti non si discutono ed io, oramai, sono vintage come i mie gusti probabilmente.
Il QuasiSolido è semplicemente una versione del GY50 di B. Aloya, praticamente l'unica cosa che cambia è il VAS. Dato che l'avrei pilotato con un pre (a valvole) non avevo bisogno di una grande sensibilità, ed in più lo ho alimentato un pò più basso del GY50 (60V anzichè 70V), cosi ho tagliato qualcosina, ho fatto bene? ho fatto male? non lo so, ma devo dire che il piccolino sembra comportarsi molto bene, dinamico, armonico e veloce, mai aspro (ma questo lo vedremo in seguito sulle "impressioni d'ascolto"), non so se la versione orginale possa essere migliore ma cosi sembra già aver superato le mie aspettative.
Ampli un solo canale
– Impressioni d'Ascolto by Devis –
Sabato mattina ben speso, quello passato ad ascoltare musica con l’accoppiata pre-finale dell’amico Andrea (amplificatore finale QuasiSolido e preamplificatore HDPAB sempre autocostruito presente in questo sito).
Il riferimento è il solito, integrato Naim Nait 5i-2, diffusori ProAc floor standers, sorgenti lettore CD Marantz CD60 (2022) e analogico Thorens TD 166 / braccio TP 28, con fonorivelatore Clearaudio Artist serie Ebony, pre fono TNT In-Discreto.
Da subito una bella sorpresa: suono definito, strumenti ben delineati e “separati”, giusta aria, controllo su tutta la banda riprodotta, timbrica corretta, buona dinamica e capacità di pilotaggio più che adeguata per la maggior parte dei diffusori ai quali verosimilmente andrà abbinato.
L’aspetto che colpisce da subito è la bella apertura in alto, che conferisce una buona aria e spazialità, lieve sensazione di avanzamento del “palco” e “luminosità” piacevole.
Per il resto non vi è molto da dire: niente fatica d’ascolto, raffinatezza generale (soprattutto in alto), strumenti riprodotti correttamente, dettaglio ottimo (intellegibile e godibile anche a basso volume di ascolto).
Ora qualche confronto col riferimento (Naim nait 5i-2), tanto per fornire qualche dettaglio in più e capirne meglio l’impostazione.
In alto non c’è storia, il pre-finale di Andrea vince a mani basse: più presenza, luminosità, raffinatezza in generale conferiscono più aria, piacevolezza e profondità.
Il Naim è tendenzialmente più “scuro” e suona un po’ più indietro per via dell’alto meno incisivo, arioso e raffinato.
In gamma media onestamente le differenze non sono così evidenti, entrambi corretti, buone definizione e aria, belle le voci in generale, con il “pre-finale” che beneficia della ariosità maggiore in alto che aiuta a conferire maggior senso di profondità…
Nella parte medio-bassa e bassa il Naim prova a prendersi la “rivincita”: il controllo maggiore, la velocità e la perentorietà degli attacchi sono evidenti.
Il basso, soprattutto quello profondo, esibisce contorni più netti, l’intellegibilità è un filo migliore da rendere più facile seguire attacchi / rilasci e linee di basso, con un senso maggiore di “pace”.
Ne trae beneficio il timing, che garantisce il senso del ritmo per cui i Naim sono famosi….
Nella parte medio-bassa, terreno in cui si muovono le piccole percussioni e alcuni componenti della batteria, il “pre-finale” mostra un certo “aplomb” nella riproduzione, con il Naim più incisivo soprattutto nei transienti che vengono proposti con un po’ più di “cattiveria”, mi si passi il termine…
I confronti sopra sono solo per cercare di spiegare meglio le sensazioni risultanti da un confronto diretto, sperando di dare informazioni ulteriori a chi legge, non per decretare un vincitore, che non c’è.
Il senso di questo confronto era avere qualcosa di “commerciale” con cui “misurare” il risultato degli sforzi di Andrea, profusi nella costruzione / messa a punto del “pre-finale” recensito…
Il risultato è senza dubbio eccellente, un pre e finale veramente valido, macchine da musica per chi vuole sedersi ad ascoltare senza cercare il classico pelo nell’uovo a tutti costi…
Hanno una loro “personalità”, che può incontrare i propri gusti oppure no, come tutto del resto nel “folle” mondo dell’HI-FI….
Ben fatto Andrea, alla prossima “avventura”.